Biografia di Manlio Alfieri
(Tarquinia, 23 mag. 1909 – Gaeta 1991)
Fu seguito nella sua formazione da un grande disegnatore del luogo, Pietro Ghignoni, e si concentrò sullo studio dell’arte antica pur seguendo sempre con attenzione l’arte contemporanea. Dopo i primissimi esordi rappresentati da ritratti di personaggi del posto cominciò a dipingere i sggetti più disparati: oggetti, fiori con uno studio particolare, ritratti del suoi familiari. I soggetti prevalenti rimangono costantemente paesaggi e nature morte, come Rosa nel vaso d’argento (1974) o Paesaggio di Gaeta (1975).
Nonostante si fosse stabilito a Gaeta, dove concluse i suoi giorni, Tarquinia rimase sempre come miraggio nostalgico nella sua memoria.
Nel 1935 ricevette il Premio Tarquinia e fu presente alla VII Quadriennale romana, ma numerose furono le mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero: solo per citare le ultime, espose nel 1973 alla Galleria Le Muse di Bari ed alla Galleria Russo di Roma, nel 1974 alla Galleria Accademia di Torino, nel 1978 alla Galleria La Barcaccia di Fiuggi-Fonte, fra dic. 1974 e genn. 1975 e nel luglio 1979 alla Galleria La Barcaccia di Roma, entrambe le volte con una presentazione in catalogo di Franco Miele.