Paolo Ambrosio nasce nel 1938, il suo lavoro artistico è cresciuto attraverso una ricerca che ingloba l’esperienza e la costante verifica col pubblico, si articola in fasi successive. Ha fatto dell’economia dei mezzi una disciplina e una firma, I suoi lavori freddi in apparenza hanno mille vibrazioni. Leggi la biografia completa
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Paolo Ambrosio nasce nel 1938, il suo lavoro artistico è cresciuto attraverso una ricerca che ingloba l’esperienza e la costante verifica col pubblico, si articola in fasi successive. Ha fatto dell’economia dei mezzi una disciplina e una firma, I suoi lavori freddi in apparenza hanno mille vibrazioni. Negli anni 1980, vi fu un’orientamento verso il colore senza che ve ne fosse particolare predilezione. Con i lavori di Ambrosio si potrebbe riscontrare una lontana analogia con l’analisi di Giulio Carlo Argan rivolta all’attività di Tobey: “la mano che traccia i segni ubbidisce ad un impulso motorio che viene dal profondo dell’essere” un fremito antropologico nel quale il segno è l’attore che vive in automia creando profondità e luce. Ambrosio ha cesellato il suo linguaggio nel tempo a colpi di prova ed errore sempre indifferente alle mode mediante un’azione costante nel rifiuto dello stile, senza virtuosità ma essendo vicino al suo mondo interiore. La tela, come organismo vivente, ha vibrazioni in un processo di sottrazione del superfluo mediante ragioni intellettuali rigorosamente etiche e antiretoriche.