Biografia di Massimo Bartolini
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina, in Italia. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si è formato. Nel 1993 ha tenuto la sua prima mostra personale, e fin dagli esordi ha utilizzato diversi media per esprimere la sua arte. La sua attenzione è focalizzata sulla progettazione di elementi che richiamino i nostri sistemi percettivi e siano in grado di trasformare lo spazio. Il suo lavoro è il risultato di un'indagine sulla relazione tra uomo, natura e spazio architettonico. Gli ambienti che Bartolini reinventa o addirittura crea non sono mai strutturati come luoghi statici, ma piuttosto come una progressiva dimensione multisensoriale. La prima opera matura di Massimo Bartolini è «Hagoromo» del 1989, che dà il titolo alla mostra del Pecci. Fulcro del percorso è la più ampia installazione sonora mai realizzata dall’artista, concepita in collaborazione con il musicista inglese Gavin Bryars. Nell’opera, considerata l’installazione sonora più grande realizzata dall’artista, si trovano anticipati temi e caratteri propri di tutta la sua ricerca. Nel 2000, Bartolini si è dedicato alla restaurazione della Cappella Anselmetti a Torino. Ha esposto le sue opere in mostre personali a livello internazionale presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, nel 2005; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, nel 2003; Museu Serralves – Museu de Arte Contemporanea, Porto, nel 2007. Tra le numerose manifestazioni internazionali a cui ha partecipato si ricordano Manifesta 4 (Francoforte, 2002), alla 2a Biennale di Santa Fe (1997), alla Biennale di Venezia nel 2005 e nel 1999, nel 2011 alla Triennale di Yokohama e nell’anno successivo a dOCUMENTA 13, Kassel.