Biografia di Dario Campana
Dario Maria Campana nasce a Catania nel 1938, dove vive fino al 1947, anno in cui si trasferisce con la famiglia ad Asmara. Torna in Italia, a Rimini, nel 1954. L'anno successivo interrompe gli studi e si arruola nell'Aeronautica Militare dove rimane per sei anni. Nel 1961, all'età di ventitré anni, fu dimesso; nel frattempo si era sposato e aveva avuto tre figli. Per diversi anni visse un periodo caratterizzato da inquietudine e impazienza, svolgendo varie attività. Nel 1967 apre un laboratorio di scultura, eseguendo le sue prime opere. La sua prima mostra personale, tenutasi a Rimini, lo mette in contatto con gli artisti della città. Nel 1969 partecipa con Vittorio D'Augusta ad un incontro a Pejo dove conosce nuovi artisti tra cui Bruno Munari. Nello stesso anno, gemellato con il "Centro Operativo Sincron Brescia", diretto da Armando Nizzi, apre una propria galleria, "Centro Operativo Sincron Rimini", nella quale propone al pubblico riminese le opere di artisti come Bruno Munari, Hans Glattfelder, Jorrit Tornquist, Mimmo Paladino, Giovanni Santi Sircana, Giovanni Campus, Gianfranco Zappettini, Vittorio D'Augusta e molti altri. È un periodo fecondo attraversato anche dai movimenti studenteschi. Nel 1971 organizza "Incontro Sincron 71", una grande mostra d'arte collettiva 'aperta', allestita in vari spazi all'aperto della città e nelle sale del Municipio di Rimini, con la partecipazione di decine di artisti provenienti da tutta Italia. Negli anni settanta esegue sculture monumentali in marmo e bronzo collocate in Istituti ed edifici pubblici a Milano, Ponderano, Desezano sul Garda, Quarto d'Altino, Montegrotta Terme, Lamporecchio di Pistoia, Brescia, Meolo, Mirano, Bari, Savona, Udine, Lusia, San Giorgio di Nogaro, Latisana, Fossò. Tra il 1971 e il 1976 espone in mostre e personali a Rimini, Bologna, Bergamo, Castellanza, Sassoferrato. Nel marzo del 1976 la sua attività di scultore si interruppe bruscamente, chiuse il laboratorio e si dedicò, non più interessato ad alcuna attività artistica, prima all'attività produttiva, poi alla programmazione informatica. Dopo quarant'anni, nel marzo 2016, torna all'attività artistica realizzando quattro bassorilievi realizzati con materiali diversi. Apprezzato e incoraggiato da amici e colleghi, nel corso del 2016 ha realizzato una quarantina di opere, sculture e bassorilievi, che sono state esposte nella primavera del 2017 alla Galleria dell'Immagine di Rimini. Nei due anni successivi, fino all'inizio del 2020, ha partecipato a diverse mostre collettive e personali.