Biografia di Domenico Colanzi
Domenico Colanzi (1944 - ), nasce ad Archi (Chieti) nel 1944. Giocate nei contrasti tra vuoti e pieni, chiari e scuri, luce ed ombra, liscio e ruvido, le sue sculture raccontano in silenzio la semplicità del quotidiano, tutta racchiusa nella poetica dei titoli; Risvegli, Confidenze, Colloqui, Attese, apparenti astrazioni riconducibili ad una realtà assoluta e senza tempo. Protagonista di questo racconto è la donna, madre, Venere, amante, fonte di energia, origine della vita, come lascia intuire la forma che la caratterizza. Quelle modellate da Colanzi sono figure femminili sdraiate, oppure in procinto di alzarsi, colte al risveglio, o mentre simulano un colloquio materno. Un racconto che coglie minime differenze gestuali, singole pause di movimento capaci di simulare riflessioni e raccoglimento. Partecipi di questo risveglio della natura, si ritrovano in un parco immaginario animali in libertà come il toro, il cavallo, il leone, il gatto, o ancora la capra, il gallo, il rinoceronte e l’orso, sui quali convergono tradizione e rinnovamento, ricordi picassiani e futuristici. Forme umane ed animali scelte da Colanzi perché scrigni di quel soffio vitale che la materia gli consente di vivificare. Grazie al bronzo, il materiale da lui più usato, ha ottenuto una maggior libertà espressiva.