Marco De Gregorio nacque a Resina nel 1829. Dopo aver aver esposto alla Mostra Borbonica del 1848, si iscrisse al Real Istituto di Belle Arti di Napoli dove ebbe come maestro Camillo Guerra. Iniziò la sua carriera con ritratti a carattere biblico e storico, come dimostrano le opere esposte alle mostre Borboniche, tra cui "Mosè che difende le donzelle ebree" (1851), "Galileo Galilei" e "Ritratto di un ufficiale dell’esercito in grande uniforme" (1859) che gli valsero la medaglia d'argento. Nel 1860 partecipò all'impresa garibaldina combattendo sul Volturno, insieme a Michele Tedesco e Francesco Lojacono. Leggi la biografia completa
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Marco De Gregorio nacque a Resina nel 1829. Dopo aver aver esposto alla Mostra Borbonica del 1848, si iscrisse al Real Istituto di Belle Arti di Napoli dove ebbe come maestro Camillo Guerra. Iniziò la sua carriera con ritratti a carattere biblico e storico, come dimostrano le opere esposte alle mostre Borboniche, tra cui "Mosè che difende le donzelle ebree" (1851), "Galileo Galilei" e "Ritratto di un ufficiale dell’esercito in grande uniforme" (1859) che gli valsero la medaglia d'argento. Nel 1860 partecipò all'impresa garibaldina combattendo sul Volturno, insieme a Michele Tedesco e Francesco Lojacono. Dopo l'Unità d'Italia, fondò con Federico Rossano una scuola d'arte a Resina. Dal 1862 al 1876 partecipò regolarmente alle mostre della Promotrice, esponendo opere come "Un volontario dopo la guerra del 1859" (1862), "Aspromonte" e "La vendemmia" (1863), "La fine di un uomo di principi" e "L'operaia e il seduttore" (1864) e "Asili infantili" (1866). Nel 1868 si trasferì in Egitto su incarico del viceré e dipinse il sipario del teatro del Cairo. Successivamente si stabilì a Firenze e a Parigi dove conobbe il mercante Luigi Pisani e lavorò per la Goupil producendo dipinti orientalisti basati su foto e schizzi fatti in Egitto. Partecipò all'Esposizione di Vienna del 1873 e collaborò con gli altri pittori di Resina al "Giornale artistico" fondato da Adriano Cecioni. Le ultime apparizioni pubbliche di Marco De Gregorio furono nel 1873 e nel 1875 in occasione della Promotrice napoletana. Morì a Napoli nel 1876