Biografia di Pino Di Gennaro
Pino Di Gennaro nato Troia (Foggia) nel 1951, si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove attualmente insegna.
L’intensa attività dedicata alla didattica e all’insegnamento della scultura si esplicita nella stesura del testo scolastico “I modi della scultura”, per le edizioni Hoepli.
Nell’esaltare l’espressività del singolo materiale Pino Di Gennaro abbina materiali poveri a materiali nobili: cartapesta e acciaio; cera e bronzo; cartapesta e piombo. Preferisce il bronzo per le opere all’aperto, usando la tecnica della fusione a cera persa, declinata nelle sue numerose possibilità espressive; esalta il colore del materiale se trattato con acidi e pigmenti; con la lucidatura a specchio ne esalta luminosità e preziosità.
Il colore della cartapesta, la luminosità del bronzo, la trasparenza della cera e l’opacità del piombo, qui non sono viste come qualità dei singoli materiali, bensì come possibilità espressive della materia, a creare l’affascinante dialettica tra materia fragile e materia dura, povera e ricca.
La poetica artistica dello scultore è volta alla funzione sociale della scultura negli spazi urbani quale possibilità di concorrere a migliorare la qualità estetica dei luoghi, l’identità e la qualità di vita degli abitanti valorizzando il rapporto scultura-architettura, nel favorire momenti di interazione tra lo spazio l’opera d’arte e il suo fruitore.
Le sue opere sono presenti in numerosi spazi pubblici: tre grandi sculture-fontana “Monumento alla Pace” piazza di S. Secondino, Comune di Troia, 1997; Cimitero Monumentale di Bruzzano, Tomba della Famiglia Antico scultura “Quelli che vanno”, 1998; “Scultura tattile” per non vedenti installata nel centro storico di Gallarate su commissione del Lions Club Gallarate Seprio, 2004; Nuova Biblioteca Comunale del Comune di Somma Lombardo scultura “Memorie di segni ritrovati”, 2004; Scultura per non vedenti “Alghero una città da toccare” installata nel centro storico di Alghero su commissione del Lions Club Alghero, 2005.
Vincitore del Concorso Nazionale per un’opera d’arte da ubicare nella nuova sede degli Uffici Giudiziari e Servizi Minorili di Sassari, installazione delle sculture “Pilastri del cielo”, 2005. Espone in numerose mostre personali tra le quali: Frammenti di spazi celesti, Galleria San Fedele, Milano 1995, Mostra antologica, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate 1991, Pilastri del cielo, Fondazione Luciana Matalon Milano 2003, Segni e scrittura, Spazio Zero Arte Gallarate 2004, Il colore della scultura, Sale d’arte Città di Alessandria 2008, Sculture, Galleria Arianna Sartori, Mantova 2010, La Materia della scultura, Spazio Hajech Liceo Artistio di Brera, Milano 2011, La formica e le cicale, Palazzetto dell’Arte e Sala Propilei, Museo Civico, Foggia 2012.
Volare Alto 2015 Monumento a Paolo Rovagnati Biassono Monza.