Gli anni cinquanta segnano il superamento della prima produzione dell'artista caratterizzata da una spontanea adesione al post impressionismo e tutta dedita alla resa delle suggestioni liriche nella loro aspra e radente essenzialita' del paesaggio ligure.L'inserimento nella vita artistica milanese, lo porta intorno al 1950, e molto probabilmente per l'influsso degli amici Cassinari e Birolli a esiti vicini alle posizioni degli astratti-concreti; con opere decisamente geometrizzanti, partecipa nel Dicembre del 1951 a una collettiva di artisti genovesi organizzata dalla Galleria Numero di Firenze. Ma presto la sua vena piu' intima, bene riconducibile alla nozione individuata da Roberto Tassi di "naturalismo di essenza" gli consente nelle due Mostre allestite al Milione nel 1954-55 presentate da M.Valsecchi, di trovare nuove attualità' nel collegarsi alle esperienze del "naturalismo padano". Leggi la biografia completa
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Gli anni cinquanta segnano il superamento della prima produzione dell'artista caratterizzata da una spontanea adesione al post impressionismo e tutta dedita alla resa delle suggestioni liriche nella loro aspra e radente essenzialita' del paesaggio ligure.L'inserimento nella vita artistica milanese, lo porta intorno al 1950, e molto probabilmente per l'influsso degli amici Cassinari e Birolli a esiti vicini alle posizioni degli astratti-concreti; con opere decisamente geometrizzanti, partecipa nel Dicembre del 1951 a una collettiva di artisti genovesi organizzata dalla Galleria Numero di Firenze. Ma presto la sua vena piu' intima, bene riconducibile alla nozione individuata da Roberto Tassi di "naturalismo di essenza" gli consente nelle due Mostre allestite al Milione nel 1954-55 presentate da M.Valsecchi, di trovare nuove attualità' nel collegarsi alle esperienze del "naturalismo padano".