Biografia di Elena Fia - Fozzer
Elena Fia Fozzer è nata il 13 luglio 1937 a Trento in una famiglia d'arte: suo padre era il noto scultore Eraldo Fozzer. Crescendo, ha imparato a modellare l'argilla nel laboratorio del padre e ha avuto l'opportunità di interagire con molti artisti famosi, fra cui Fortunato Depero.
Da giovane, Elena Fia Fozzer ha dimostrato di avere un grande talento artistico, vincendo premi e segnalazioni per le sue prime sculture e dipinti. Dopo aver studiato al Liceo classico Prati di Trento, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia. A soli 21 anni, ha vinto un concorso nazionale per l'insegnamento del disegno e della storia dell'arte.
Per ventidue anni, Elena Fia Fozzer ha insegnato in un liceo scientifico di Trento, continuando a coltivare la sua passione per l'arte. Ha sviluppato una ricerca personale ricca di soddisfazioni, abbandonando il figurativo e abbracciando l'astratto. Nei primi anni Settanta, ha dipinto figure femminili molto stilizzate come "Madre Cosmica".
Nel 1980, Elena Fia Fozzer ha iniziato a collaborare con Artestruktura, un gruppo di artisti legati all'omonima galleria diretta a Milano da Anna Canali. Ha sviluppato il concetto di quadri componibili, non statici, di piccole o grandi dimensioni, che permettono all'osservatore di interagire con l'opera attraverso un approccio ludico. Grazie ai suoi celebri "cromosettoriali", composti di diversi materiali come legno, tela dipinta, tasselli magnetici, e supporti metallici, lo spettatore ha la possibilità di modificare l'opera per mezzo di elementi modulari calamitati.
Negli anni Novanta, Elena Fia Fozzer è diventata cofondatrice della sezione italiana del movimento Madì. A partire dagli anni Duemila, ha partecipato a numerose mostre sia in Italia che all'estero. Nel 2007-2008, ha tenuto una grande esposizione al Foyers S. Chiara di Trento, presentata da Luciano Caramel, Renzo Francescotti e Fiorenzo Degasperi. Ha tenuto diverse personali e partecipato a mostre collettive tra il 2008 e il 2013.
Elena Fia Fozzer ha sempre voluto comunicare un messaggio di gioia e speranza attraverso la sua arte, veicolando emozioni positive e significative per i suoi spettatori.