Biografia di Marcolino Gandini
Torino, 1937. Pittore, disegnatore, incisore. Frequenta giovanissimo lo studio di Felice Casorati. Alla fine degli anni Cinquanta partecipa alle mostre giovanili dell’ambiente torinese, esordendo con la prima personale, nel 1958, a Palazzo Chiablese, in occasione di una rassegna universitaria. Nel 1962 espone alla Galleria Numero di Roma. Dopo gli anni Sessanta partecipa a mostre di ambito astrattista a Verona, a Torino, a Foggia, e a Roma. Le personali proseguono per tutti gli anni Settanta e Ottanta, accompagnate dai testi dei più illustri critici italiani. Del 1991 è l’esaustiva antologica tenutasi presso il complesso monumentale di San Michele a Ripa. Del 1995 è la personale alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino. Dopo una prima fase d’attività in ambito torinese, nel 1963 l’artista si sposta a Roma. Nel 1968 inizia una frequentazione assidua di Venezia; opera tra Torino, Roma e Venezia. Partecipa a Roma al clima degli anni Sessanta, esponendo con Pascali, Ceroli, Kounellis e altri. Cardine attorno a cui ruota tutta la sua produzione artistica è la strutturazione geometrica della superficie, che lo porta a innestarsi sulla vicenda dell’astrazione geometrica europea. Le sue composizioni assumono spesso valenza architettonica, prendendo fisicamente posto nello spazio, “definendosi cromaticamente secondo serrate sequenze di gradazioni ed accordi tonali” (C.F. Carli).