Raffaele Giannetti nasce a Porto Maurizio (Imperia) nel 1837. Dopo aver frequentato la Liguistica di Genova, studia presso l’Accademia Albertina, con Carlo Arienti e a Roma con Francesco Coghetti. Nella capitale espone “Bernabò Visconti ed i messi di Innocenzo VI” nel 1863, a causa del quale viene espulso dallo Stato Pontificio. Leggi la biografia completa
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Raffaele Giannetti nasce a Porto Maurizio (Imperia) nel 1837. Dopo aver frequentato la Liguistica di Genova, studia presso l’Accademia Albertina, con Carlo Arienti e a Roma con Francesco Coghetti. Nella capitale espone “Bernabò Visconti ed i messi di Innocenzo VI” nel 1863, a causa del quale viene espulso dallo Stato Pontificio. A Venezia viene nominato socio d’arte dell’Accademia Veneta e riscuote apprezzamenti di artisti del calibro di Francesco Hayez. Si reca a Parigi dove frequenta Thomas Couture e Delaroche. Qui dipinge “Benvenuto Cellini e Francesco I” che fu in seguito acquistato del Re di Baviera. Nel 1872 si stabilisce a Venezia e vince il concorso della Fondazione Querini grazie all’opera “Giovanni Barbarigo che libera la regina d’Ungheria”. A Firenze frequenta un gruppo di artisti legato alla tradizione, quali Pelagio Palagi e Antonio Ciseri. Tra il 1858 e il 1880 viene esposto alle esposizioni della Promotrice genovese. Giannetti ha trattato il quadro storico, di genere, e il ritratto. Aperto alle avanguardie artistiche, è stato influenzato da Hayez, i romantici francesi, inglesi ed i macchiaioli. Le sue opere sono conservate principalmente in gallerie estere. Nel 1923 a Palazzo Rosso di Genova, gli è stata dedicata un’importante retrospettiva.