Biografia di Enrico Job
Enrico Job (Napoli, 31 gennaio 1934 – Roma, 4 marzo 2008) è stato un artista, scenografo e scrittore italiano.
Marito della regista teatrale e cinematografica Lina Wertmüller (dei cui film e messinscene ha curato tutte le scenografie vincendo diversi David di Donatello e Nastri d'Argento), si è dedicato alla scenografia dopo il 1960, ha lavorato in teatro con Giorgio Strehler, Luca Ronconi (Giovanna d'Arco, 1967; Riccardo III, 1968; Orestea, 1972), Virginio Puecher, Eduardo De Filippo, Mina Mezzadri (Il Pellicano, 1975; Il padre, 1980; Creditori, 1981), Raffaele Maiello (Tito Andronico, 1976), Walter Pagliaro (Aspettando Godot, 1978), Filippo Crivelli, Mario Missiroli (Verso Damasco, 1978; I Giganti della Montagna, 1979; La villeggiatura. Smanie, avventure e ritorno, 1981; Il Gabbiano, 1991; Medea, 1996), Roberto De Simone (Il signor Bruschino ossia il figlio per azzardo, 1988), Francesco Rosi, Luca De Filippo, Armando Pugliese (Questi fantasmi, 1992), Gustav Kuhl, Giorgio Pressburger (Una solitudine troppo rumorosa, 1993), Guido De Monticelli (Terra di nessuno, 1994); al cinema ha collaborato, fra gli altri, con Marco Bellocchio (Nel nome del padre, 1971), Andy Warhol e Paul Morrissey (Blood for Dracula), dopo aver tentato la carriera del pittore.
Dal 1970 si dedica all'arte comportamentale. Fra i suoi maggiori lavori le installazioni e le performance come «Autoritratto» (1971), «Il mappacorpo» (1974), «La confessione» (1975), «La conversazione» e «Until» (1976), «Dopo che tutto sarà finito» e «La casa di via Francesco Crispi» (1977), «Silenziosa luna» esposta alla Biennale di Venezia.