Nato nel 1716 a Digione, Jean Baptiste Lallemand si trasferì nel 1739 a Parigi, dove presumibilmente studiò sotto la guida di Giovanni Niccolò Servandoni. Nel 1745 divenne membro dell'Accademia di San Luca di Parigi e due anni dopo si stabilì per quattordici anni nella città di Roma, dove conobbe illustri personaggi come Etienne Parrocel, Claude-Joseph Vernet e Jean Barbault. Leggi la biografia completa
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Nato nel 1716 a Digione, Jean Baptiste Lallemand si trasferì nel 1739 a Parigi, dove presumibilmente studiò sotto la guida di Giovanni Niccolò Servandoni. Nel 1745 divenne membro dell'Accademia di San Luca di Parigi e due anni dopo si stabilì per quattordici anni nella città di Roma, dove conobbe illustri personaggi come Etienne Parrocel, Claude-Joseph Vernet e Jean Barbault. Nel 1755 strinse amicizia con l'inglese Robert Adam e realizzò alcuni affreschi a Palazzo Corsini alla Lungara, poi andati perduti. Nel 1758 dipinse il celebre "Ritrovamento di Mosè" per le stanze papali del Quirinale, attualmente esposto nella Pinacoteca Vaticana, e realizzò alcune vedute che si trovano ancora oggi a Villa Lante a Bagnaia. Nel 1761 fece ritorno in Francia e trascorse vari mesi a Lione prima di stabilirsi definitivamente a Parigi l'anno successivo. Nel 1764, espose numerose vedute di Roma e Napoli, ottenendo un enorme successo di pubblico. Tra il 1770 e il 1773 tornò nella sua città natale di Digione, dove ricoprì il ruolo di giudice della locale Scuola di Disegno. Durante questo periodo si dedicò anche all'edizione del "Voyage pittoresque de la France" (1781-1796), per il quale realizzò ben centoquaranta vedute. Negli ultimi anni della sua vita, si concentrò soprattutto sulla realizzazione di dipinti di genere di piccolo formato e morì a Parigi nel 1803.