(Mendoza, 1928).Nel 1942 si trasferì, insieme alla famiglia, a Buenos Aires. Nel 1943 si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, per abbandonarla già l'anno seguente. Leggi la biografia completa
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(Mendoza, 1928).Nel 1942 si trasferì, insieme alla famiglia, a Buenos Aires. Nel 1943 si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, per abbandonarla già l'anno seguente. Poté, nel frattempo, osservare i murales che Antonio Berni, Juan Carlos Castagnino, Manuel Colmeiro Guimarás, Lino Enea Spilimbergo e Demetrio Urruchúa realizzavano per le Gallerie Pacífico, nel centro della città. La collocazione stessa dei murales, il loro forte grado di esposizione, lo fecero riflettere sull'importanza e il ruolo del fruitore dell'arte.Le Parc, nella sua opera, fa largo utilizzo di elementi plastici che sorprendano e che suggestionino lo sguardo del fruitore, in modo da avvolgere quest'ultimo in una sorta di involucro. A questo scopo Le Parc ricorre a illuminazioni artificiali, riflessi e materiali in movimento ed altri effetti spettacolari: bande meccaniche mosse da dispositivi nascosti, il fluire di liquidi fosforescenti, fili di nylon. Le sue sculture sono, in certi casi, genuine installazioni che avvolgono lo spettatore.