Biografia di Michele Lostia
Michele Lostia è nato a Roma nel 1964 e ha iniziato la sua carriera artistica nel 1996 con una mostra personale presso la prestigiosa Galleria Ca’ d’Oro di Roma. Successivamente, ha esposto in molte gallerie e spazi pubblici, tra cui la Galleria San Giorgio a Napoli nel 2000, la Galleria Politeama di Napoli nel 2001, la Galleria Art Process di Parigi nel 2002, il Palazzo della Provincia di Roma nel 2006, il Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma nel 2006, il Politecnico di Milano nel 2006, la Bait Muzna Gallery di Muscat, Oman nel 2006 e la Galleria Il Cortile di Roma nel 2006.
Nel 2007 ha tenuto una mostra personale presso la Galleria Pio Monti a Roma dal titolo “Dinamo Spaziale”, curata da Achille Bonito Oliva, che ha marcato l'inizio del suo lavoro legato al mondo della luce e del volo. Ha esposto diverse volte presso l'Electronic Art Cafè di Piazza Farnese a Roma curato da Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca e nel 2009 ha esposto al Salwa Al Sabah Hall di Kuwait City, Kuwait, una mostra intitolata "Spacial Dinamics", curata sempre da Bonito Oliva.
Ha inoltre esposto presso la galleria Ninni Esposito di Bari curata da Bonito Oliva nel 2009 e in altre mostre, come al Museo MAN di Nuoro nel 2010 con l'esposizione "In the Middle" e con la proiezione del suo video "Spacial Dinamics" al Palazzo Reale di Milano nella mostra Stone City nel 2012, curata da Umberto Scrocca.
Nella sua adolescenza, Lostia ha avuto modo di osservare da vicino artisti di fama come Burri, Tano Festa, Kunellis, Paladino e Clemente, ma ha altresì mostrato interesse per l'arte di Richard Serra, Dan Flavin, Donald Judd e James Turrell.
Lostia ha lavorato con materiali diversi, utilizzando dapprima il rame e lo zinco, ossidati per testimoniare il passare del tempo, e soffermandosi su un concetto di equilibrio che i materiali e le forme assumono nella loro trasformazione quotidiana. Ha esplorato il piombo e il ferro, passando attraverso materiali plastici come il plexiglass e il PVC. Ha trasmesso ai materiali il passare delle epoche e la loro evoluzione, per poi giungere all'uso della luce e dell'alluminio aeronautico e ad un concetto di minimalismo dinamico spaziale.