Biografia di Alessandro Martini
Alessandro Martini, detto "Ama", nasce in provincia di Como nel 1983, dove attualmente vive e lavora. Fin da giovane si è dedicato alla creazione di opere d'arte, traendo ispirazione dai grandi maestri e utilizzandoli come modelli per informare il suo sviluppo. Nei primi anni 2000 Martini incontra il maestro Bocci, dal quale cerca di apprendere e affinare varie tecniche pittoriche. Nel tempo Martini è stato influenzato da vari stili e movimenti ma non si è identificato con nessuno in particolare.
Negli anni successivi Martini si trova immerso in una profonda confusione artistica, alla continua ricerca del proprio stile e del proprio senso di identità artistica. Ha anche collaborato con altri artisti come Piero Gauli e Pitti per aiutarlo a scoprire il suo vero io. Nel 2011 Martini incontra Lamberto Pignotti, che lo introduce al concetto di "poesia visiva". Ha scoperto che la carta era il mezzo che meglio incarnava la sua visione artistica. Attraverso la sperimentazione con il mezzo cartaceo, Martini ha trovato la sua nicchia, combinando immagini, parole, pop art e poesia visiva.
Nel 2011 Martini ha iniziato la collaborazione con Artetivù Orler, che gli ha portato il riconoscimento da parte di un pubblico italiano più ampio, oltre alla partecipazione a numerose mostre e mostre collettive con artisti affermati. Nel 2012 partecipa alla Biennale di Montecarlo tramite la galleria La Telaccia di Torino e inizia anche una collaborazione con Telecolor e Arteinvestimenti, che porta Martini alle prime aste d'arte nazionali di successo. A luglio è apparso sulla rivista Arte Cairo. Nel 2013 Martini è invitato a partecipare alla Biennale di Palermo, curata da Paolo Levi e inaugurata da Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo artistico 421 composto da Arzuffi, Racconi, Basilè, Faraci e lo stesso Martini, con il quale collabora a diverse opere. La tecnica del decollage informale di Martini è stata ispirata dall'Arte Informale, che rifugge qualsiasi forma o struttura non solo visivamente ma anche nella mente dell'artista. La sua tecnica attinge anche dal decollage, reso popolare in Italia dal Maestro Rotella.