Biografia di Nino Migliori
Nino Migliori (1926 - ) nasce a Bologna nel 1926 ed è il più autorevole e multiforme ricercatore italiano nel campo della fotografia. A una produzione vicina al cosiddetto Neorealismo, ha sempre affiancato una ricerca concettuale all’interno del versante più avanzato dell’Informale europeo, svolgendo uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea. Nella sua produzione artistica si intrecciano fin dall’inizio diversi filoni di ricerca, ma è la sperimentazione il tratto fondamentale che caratterizza da sempre il suo operato. Inizia a fotografare nel 1948, alternando la fotografia neorealista e formalista alle sperimentazioni e alle ricerche, sulla base di tecniche inventate e affinate da lui stesso, che lo conducono a espressioni spesso affini alle vicende della pittura (quali l’informale) e alle esperienze concettuali. Negli anni Cinquanta, è infatti amico di Tancredi e di Emilio Vedova, frequenta la casa di Peggy Guggenheim a Venezia, mentre a Bologna si lega ad artisti quali Vasco Bendini, Vittorio Mascalchi, Luciano Leonardi. Nel 1977 il CSAC (Centro studi e archivio della comunicazione) dell’Università di Parma gli dedica la sua prima grande mostra antologica, curata dal suo fondatore, Arturo Carlo Quintavalle. Docente di Storia della fotografia all’Università di Parma tra il 1978 e il 1987, le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private fra le quali il Mambo di Bologna, il MoMA e il MET di New York e la Bibliothèque Nationale di Parigi. Nel 2015 ha sviluppato l’atelier di fotografia al Nido Scuola MAST di Bologna e ha accompagnato per diversi anni i bambini e le educatrici alla scoperta del mezzo fotografico come forma di scrittura.