Biografia di Carlo Oberti
Carlo Oberti nasce nel 1955 nella Val d'Ossola e si trasferisce a Bergamo negli anni '70. Fin da giovane si appassiona al mondo dell'arte e si perfeziona iscrivendosi ai corsi dell'Accademia Carrara. Grazie alle frequentazioni con molti personaggi ed esperienze eterogenee, Carlo affina la sua passione artistica spaziando dal classico al contemporaneo.
Le opere di Carlo Oberti si distinguono per la capacità di unire due concetti contrastanti, ovvero esprit de geometrie ed esprit de finesse, in un'unica sintesi geometrica emotiva e vitale. Nell'interno perfetto delle sue opere, fatto di forme simboliche perfette e cristallizzate nella precisione congelata, sembra che la vita sfugga alla percezione ma, con attenzione, si possono cogliere richiami sottintesi e riferimenti vitali.
Il lavoro di Carlo Oberti è contraddistinto da una lucida follia catturata all'interno delle trappole della trigonometria, dove angoli di mondo e forme acute del pensiero si uniscono in una cartografia del mondo assorta nella magica compostezza di forme pure e auto-evidenti. Sovrapposizioni di piani, adiacenze di solidi, richiami di forme, incroci e ribaltamenti, rincorrersi di volumi e riverberi di spazi sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano le sue opere.
Inoltre, Carlo osa sfidare la dittatura del nero, superando l'apparente reticenza del soprannaturale e puntando su un punto di ascolto oltre l'immobilità del concetto. Il nero oltre il nero diventa così il punto di confine tra vibrazione del colore e trascendenza silente, che chiede di specchiarsi nel buio. Le opere di Carlo Oberti ricordano velieri in tempesta dentro una bottiglia, mondi sottovuoto dove il dramma è solo sospeso e il rapporto con il mondo solo rinviato.