Rodolfo Paoletti Quotazioni, valore e valutazione opere

Rodolfo Paoletti (1866-1940) era un discendente di una famiglia di artisti e frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Successivamente, si trasferì a Milano, dove si dedicò all'illustrazione, continuando comunque ad esercitarsi come pittore con notevole successo.
La tecnica pastosa presente nei suoi dipinti evidenzia l'attitudine di un artista che si mantenne fedele alle tradizioni vedutiste dell'Ottocento veneziano, ma che traduce l'immagine in forma di colore e luce seguendo uno stile molto personale.
Il taglio fotografico delle sue opere prende vita grazie alla presenza di una struttura disegnata e sostenuta da una sensazione materica che rappresenta la cifra stilistica tipica della produzione veneziana dell'artista.
Nel 1898, ottenne il premio Mylius con "Cortile con bove", che è oggi esposta nella Pinacoteca di Brera a Milano. Leggi la biografia completa

Rodolfo Paoletti (1866-1940) era un discendente di una famiglia di artisti e frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Successivamente, si trasferì a Milano, dove si dedicò all'illustrazione, continuando comunque ad esercitarsi come pittore con notevole successo.
La tecnica pastosa presente nei suoi dipinti evidenzia l'attitudine di un artista che si mantenne fedele alle tradizioni vedutiste dell'Ottocento veneziano, ma che traduce l'immagine in forma di colore e luce seguendo uno stile molto personale.
Il taglio fotografico delle sue opere prende vita grazie alla presenza di una struttura disegnata e sostenuta da una sensazione materica che rappresenta la cifra stilistica tipica della produzione veneziana dell'artista.
Nel 1898, ottenne il premio Mylius con "Cortile con bove", che è oggi esposta nella Pinacoteca di Brera a Milano. Ha anche esposto in diverse mostre a Milano, tra cui "La poesia dell'istinto" nel 1894, "Extra Muros" nel 1900 e "Mattino d'Autunno" nel 1906; a Torino nel 1896, con "Venezia-Laguna", nel 1898 con "Verziere di Milano" e nel 1908 con "Il paziente"; infine, a Venezia nel 1907 con "a che ignoti dolori o tormenti di speme lontana?".
Paoletti ha anche lavorato come illustratore.