Biografia di Luciano Pera
Luciano Pera nasce a Badia di Cantignano nel 1925 e inizia a dipingere e scolpire da ragazzo, inizialmente influenzato dal movimento surrealista. Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università di Pisa e contemporaneamente frequenta i corsi delle Accademie d'Arte di Firenze e Parigi, città dove approda per la prima volta nel 1947 e alla quale rimarrà legato per tutta la vita. Durante la permanenza a Parigi, Pera approfondisce non solo il rapporto con l'arte, ma anche con gli studi di etnologia all'interno della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sorbona e del Museo dell'Uomo, risentendo dell'influenza dello strutturalismo di Claude Lévi-Strauss. A Parigi completa la sua formazione artistica negli anni '50, dove incontra e interagisce con alcuni dei più grandi artisti dell'epoca, come Chagall, Cesar e Arman.
Sebbene la sua attività artistica abbia raggiunto altri paesi europei, Pera ha lavorato principalmente in Italia e Francia, dove ha tenuto numerose mostre. L'arte di Pera è indubbiamente originale, fantasiosa e difficile da classificare. È difficile trovare uno stile artistico completo e stabilizzato che definisca la sua peculiare impronta e morfologia artistica, in quanto appartiene a pieno titolo all'eterogeneo gruppo di artisti sperimentali, e ancor più, nel suo caso, a coloro che vivono in una perenne "inquietudine delle forme». Pera passa con disinvoltura da opere grafiche e sculture che alludono a misteriose divinità mediterranee, a gioielli che sono vere sculture in miniatura di un eccentrico orafo, a dipinti degni di un artista informale che punta su una conflagrazione di colori, a grafiche sobrie e fantasiose espresse in grafica primitiva.
Pera è uno di quegli artisti in continuo cambiamento che si proietta in un mondo di intuizioni primordiali e archetipi che alimentano continuamente la sua creatività. La sua personalità si rivela subito e si riconosce per il suo senso incredibilmente originale di simbiosi tra uomo e natura e per la sua continua ricerca di rappresentarla in varie forme simboliche, in cui l'astrazione dell'idea si traduce in concretezza plastica. Per questo la produzione artistica di Pera appare permeata da questo rapporto, tendente a rappresentare, attraverso le forme delle arti a lui più congeniali, come la grafica e la scultura, le intuizioni elaborate dalle scienze della natura e dalla psiche umana. L'artista rielabora questi significati trasportando nella pittura, nella grafica e nella scultura riferimenti strutturali di natura biologica, antropologica, arcaica e primitiva.
L'atto creativo di Luciano Pera si pone in una dimensione spazio-temporale al centro di una complessa entità cosmogonica, di cui sembra cogliere memorie indefinite, presenze antropomorfe e stratificazioni storiche che si trasformano in un impulso creativo istintuale e visionario.