Piacentino Gianni (Coazze, 1945)
Gianni Piacentino si formò nell’ambiente torinese degli anni ’60 e partecipò alle prime mostre dell’Arte Povera, esponendo nella galleria torinese di Enzo Sperone (1966) ed alla mostra “Prospect ‘68” alla Kunsthalle di Dusseldorf (1968). L’artista si dedicò alla produzione di sculture in legno, rivestite di poliestere e di dipinti con colori metallizzati, che riprendono oggetti della quotidianità, come tavoli e scale. Leggi la biografia completa
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Piacentino Gianni (Coazze, 1945)
Gianni Piacentino si formò nell’ambiente torinese degli anni ’60 e partecipò alle prime mostre dell’Arte Povera, esponendo nella galleria torinese di Enzo Sperone (1966) ed alla mostra “Prospect ‘68” alla Kunsthalle di Dusseldorf (1968). L’artista si dedicò alla produzione di sculture in legno, rivestite di poliestere e di dipinti con colori metallizzati, che riprendono oggetti della quotidianità, come tavoli e scale. Alla fine degli anni ’60 si concentrò sulla realizzazione delle prime strutture minimaliste, con l’intento di celebrare il dinamismo delle macchine ed il mito della velocità.