Domenico Rambelli Quotazioni, valore e valutazione opere

Domenico Rambelli (Pieve Ponte, Faenza 1886- Roma 1972)L'artista compie la sua formazione prima presso la Scuola di Arti e Mestieri a Pieve Ponte, poi li prosegue nella Libera Scuola del Nudo dell'Accademia di Belle Arti. La sua carriera ha inizio a Roma nel 1905 quando espone il dipinto "Uomo malato" per la mostra "Società Amatori e Cultori di Belle Arti". Leggi la biografia completa

Domenico Rambelli (Pieve Ponte, Faenza 1886- Roma 1972)L'artista compie la sua formazione prima presso la Scuola di Arti e Mestieri a Pieve Ponte, poi li prosegue nella Libera Scuola del Nudo dell'Accademia di Belle Arti. La sua carriera ha inizio a Roma nel 1905 quando espone il dipinto "Uomo malato" per la mostra "Società Amatori e Cultori di Belle Arti". Nel 1908 partecipa alla Biennale di Venezia con il ritratto del suo maestro, il pittore Antonio Berti. Durante la sua permanenza a Parigi entra in contatto con Bourdelle e Picasso, inoltreconosce l'influenza di Rodin. Tornato a Faenza, dopo aver partecipato alla Grande Guerra, ottiene la cattedra di plastica e pittura ornamentale presso l'Istituto d'Arte per la ceramica. Il 1920 è l'anno a partire dal quale inizia la progettazione del monumento ai Caduti di Viareggio, realizzato solo nel 1927. Nel 1922 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia e alla Primavera Fiorentina. Nel 1926 la Mostra  del Novecento Italiano tenutasi a Milano lo vede tra i protagonisti. Nel 1928 dà vita al monumeto ai Caduti di Brisghella; nel 1931 alla Quadriennale di Roma viene esposta la sua opera "Fante che dorme" mentre nel 1932 per il decennale della Mostra della Rivoluzione Fascista realizza il "Fante che canta" insieme ad altre tre grandi plastiche murali. Nel 1936 iniza il suo lavoro per la realizzazione del monumento a Francesco Baracca per la piazza di Lugo di Romagna (RA) e nel 1939 un'intera sala gli viene dedicata dalla III Quadriennale romana che gli assegna anche il I° Premio Nazionale per la Scultura. A Roma ottiene la cattedra come docente di Nudo all'Accademia di Belle Arti, si occupa della decorazione della Cappella di San Francesco nella Basilica di Sant'Eugenio; realizza inoltre il bozzetto per il monumento dedicato ad Alfredo Oriani per Faenza e la tomba del musicista Francesco Balilla Pratella per Lugo di Romagna. Dopo essere stato nominato nel 1960 Accademico di San Luca, nel 1970 muore a Roma.