Girolamo Savoldo Quotazioni, valore e valutazione opere

Giovanni Gerolamo Savoldo è stato un pittore italiano di origini bresciane, nato intorno al 1480. Malgrado il periodo trascorso nella Serenissima, Savoldo si è sempre ispirato alla tradizione naturalista della pittura lombarda e viene considerato uno dei tre grandi maestri del primo Rinascimento bresciano, insieme al Romanino e al Moretto.
Uno dei tratti distintivi dell'arte di Savoldo sono i cosiddetti "notturni", ovvero scene notturne in cui una fonte di luce interna al dipinto illumina i personaggi e gli oggetti rappresentati. Leggi la biografia completa

Giovanni Gerolamo Savoldo è stato un pittore italiano di origini bresciane, nato intorno al 1480. Malgrado il periodo trascorso nella Serenissima, Savoldo si è sempre ispirato alla tradizione naturalista della pittura lombarda e viene considerato uno dei tre grandi maestri del primo Rinascimento bresciano, insieme al Romanino e al Moretto.
Uno dei tratti distintivi dell'arte di Savoldo sono i cosiddetti "notturni", ovvero scene notturne in cui una fonte di luce interna al dipinto illumina i personaggi e gli oggetti rappresentati. Questa tecnica ha probabilmente influenzato il giovane Caravaggio e ne è stata una fonte d'ispirazione.
Per quanto riguarda la sua attività a Venezia, Savoldo vi si trasferì intorno al 1520 e firmò la celebre tavola con “I Santi eremiti Antonio e Paolo”, oggi conservata alle Gallerie dell'Accademia. L'anno successivo completò “La Madonna e Santi” per la chiesa di San Niccolò a Treviso, inserendovi un'immagine dell'angelo musicante ai piedi del trono. Nonostante abbia dipinto poco per i committenti lagunari, Savoldo rimase comunque inserito nell'ambito della cultura figurativa locale.
Il suo stile pittorico è rimasto sempre vicino al filone naturalistico e nordico che caratterizza la pittura "bresciana", accogliendo tuttavia la "suggestione contemplativa" di Giorgione. Giovanni Gerolamo Savoldo muore dopo il 1548.