Biografia di Annibale Scaroni
Figlio di Andrea e di Anna Pasolini.
Ha studiato alla Scuola Moretto perfezionandosi poi nello studio di Francesco Paolo Michetti, dal 1919 al 1923. Il suo nome affiora appena nelle mostre dell'Arte in famiglia, a partire dal 1919. E la sua sembra restare una presenza ombrata, anche se viene a volte rilevato il progredire suo pittorico. Ancora nel 1921 e 1923 espone nelle mostre sociali del gruppo Amici dell'arte e nel 1924, in occasione della IV Mostra nazionale promossa dal Gruppo stesso ed ordinata nel Teatro Grande, ha una sezione tutta sua, con diciannove dipinti esposti e tre riprodotti in catalogo. Val ricordare che Scaroni, nei primi decenni del secolo è stato docente nella scuola d'arte di Fiumicello ed ha educato alla pittura numerosi giovani, fra i quali Vittorio Botticini. Coniugato con Leonllde Valli, dal 1928 trasferito a Milano, nella città adottiva ha in seguito operato.
Già nel 1926 vi ha allestito una personale, alla «Bottega di poesia»; nel 1928 altra ne ordina alla «Galleria Micheli», seguita nel 1939 dalle presenze alla «Galleria Scopinich» e alla «Gianferrari». Nel 1932 è ospite della «Galleria Prevosti» di Varese, nel 1943 della «Permanente» di Bergamo. Nelle pubblicazioni consultate sono ricordati numerosi dipinti: Pascolo mattutino, L'abbeveratoio, Violinisti, Chiesetta a Bormio, Il Naviglio a porta Ticinese (Raccolta A. Ferrarin), Controluce, Sull'aia, Paesaggio brianzolo, (raccolta P. Ferrerio), Fienagione, L'arat ra, Vangatura, L'altipiano di Bormio, della raccolta C.A. Stachelin, L'idolo, nonché alcuni ritratti eseguiti alla Signora M. Gallotti, alla soprano A. Otrobella. Un dipinto di Scaroni si trova alla Galleria d'arte moderna di Milano; un altro, Ritratto del Sig. Carozzi, nella quadreria dell'Ospedale Maggiore.