Biografia di Stefano Scheda
E' nato Faenza nel 1957. Vive a Bologna dove insegna “strategia dell’invenzione” all’Accademia di Belle Arti. La sua ricerca ha sempre cercato di catturare i cortocircuiti della realtà senza alterarne la fisionomia oggettiva, ma lasciando percepire ad un secondo sguardo lo scarto, lo strabismo, l’altrove. Dunque le serie "fuori dentro" o "doppio sguardo" ad interrogazione della soglia come apertura -chiusura bifronte e contemporanea dello sguardo. La presenza del mare e' una costante in molte sue opere. Il lavoro più recente e' realizzato attraverso una duttilità dinamica, che conduce ad una speculazione sulla percezione della realtà e la sua possibile traduzione mediale, abdicando allo spettatore la difficoltà di distinguere fra illusione e realtà, come nella serie di edifici in cui porte e finestre sono state sostituite da specchi, creando un senso di straniamento nello spettatore.
Diverse le partecipazioni a mostre anche internazionali, dal Mart di Rovereto (2011) alla Biennale di Venezia (2005), dalla GAM di Bologna (2004) alla Annina Nosei Gallery di New York (2003). Hanno scritto di lui, tra gli altri, Peter Weiermair, Peter Weibel, Jonathan Turner, Emmanuel Cooper, Laura Cherubini, Claudio Marra, Luigi Meneghelli, Roberto Daolio, Ludovico Pratesi, Eugenio Viola, Valerio Dehò, Angela Madesani, Cristiano Seganfreddo, Sabrina Zannier, Daniele Capra, Martina Cavallarin.