Irmgard Sigg Quotazioni, valore e valutazione opere

Irmgard Sigg (1934 - 2021) è una scultrice francese nata nel 1934 in Germania (nella Renania Settentrionale-Vestfalia, allora nello Stato Libero di Prussia) e morta a Parigi nel 2021. Ha vissuto e lavorato a Parigi dal 1955 fino alla sua morte avvenuta il 19 maggio 2021 all'età di 87 anni. Leggi la biografia completa

Irmgard Sigg (1934 - 2021) è una scultrice francese nata nel 1934 in Germania (nella Renania Settentrionale-Vestfalia, allora nello Stato Libero di Prussia) e morta a Parigi nel 2021. Ha vissuto e lavorato a Parigi dal 1955 fino alla sua morte avvenuta il 19 maggio 2021 all'età di 87 anni. Il suo lavoro di scultrice si è notevolmente evoluto nel corso della sua pratica, passando dai volumi architettonici degli esordi a figure organiche, spesso per metà animali semiumani della fine degli anni 80. Le sue opere sono state esposte in particolare al Salon de la Jeune Sculpture de Paris nel 1967, al Salon de Montrouge, al Centro Culturale di Villeparisis oltre che in numerose occasioni nella galleria Darthea Speyer parigina. Si iscrive alla Scuola di Belle Arti nel 1962 nello studio di René Collamarini. Alla Galerie Charley Chevalier nel 1973 presenta una serie di opere figurative in resina, materiale con cui realizza la sua prima creazione nello spazio pubblico nel 1977 per l'École du Chemin Vert a Bobigny. Passando ora a strutture architettoniche dalle linee geometriche pulite, l'artista sviluppa una scultura che assume la forma di un groviglio. Inizia così un periodo in cui l'artista realizza numerose opere e installazioni di ispirazione costruttivista di proporzioni spesso monumentali. A poco a poco le forme si affinano e lasciano il mondo a volte caotico della costruzione. Forme "insettoidi" sono intese come una fase di transizione prima dell'arrivo delle sagome animali e umane che compongono l'ultima parte del suo lavoro scultoreo. Irmgard Sigg ha definitivamente abbandonato la scultura all'inizio degli anni 2000 e ha trasposto questo universo in dipinti colorati prendendo spesso come cornice l'universo domestico. La sua opera pittorica più recente evoca un universo minerale vicino all'astrazione, e da questa estetica delle rovine sembra emergere un modo discreto e delicato di rievocare un'infanzia in Germania segnata dai disastri della seconda guerra mondiale.