Architetto e ingegnere, si laurea a Roma, ma svolge a Milano la parte più interessante e qualificata della sua attività, a partire dai primi anni del secolo. Il suo lavoro professionale si svolge per parecchi anni in collaborazione con l'ingegner De Capitani, con cui firma infatti numerosi progetti. Leggi la biografia completa
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Architetto e ingegnere, si laurea a Roma, ma svolge a Milano la parte più interessante e qualificata della sua attività, a partire dai primi anni del secolo. Il suo lavoro professionale si svolge per parecchi anni in collaborazione con l'ingegner De Capitani, con cui firma infatti numerosi progetti. Una delle prime opere a firma dei due progettisti, è il caffè-ristorante Savini a Miilano (1897-1903. Demolito). Nel 1898 partecipano entrambi al primo concorso per il cimitero di Monza. conquistando il secondo premio; del 1899 è invece il palazzo Faroggiana a Novara. In ambito milanese Stacchini rappresenta uno dei casi di più precoce adesione ai dettami modernisti: ne fa testimonianza il palazzo dell'Enopolio per l'Unione Cooperativa, da lui progettato e realizzato, ancora in collaborazione con De Capitani, fra il 1900 e il 1902 (demolito).
Da quella data in poi egli realizza un considerevole numero di edifici attraverso i quali il suo linguaggio liberty, legato fin dagli esordi alle esperienze della scuola austriaca, si avvia a quegli esiti monumentali che trovano nel progetto per la Stazione Centrale di Milano (1906-31) l'esempio più clamoroso. Del 1903-04 è la casa Donzelli di via Gioberti 1 a Milano, cui fanno seguito, sempre nel capoluogo lombardo: la casa Cambiaghi di via Pisacane 22 (1904); le case Motta e Prisia rispettivamente in via Castel-Morrone 8 e 19 (1905); la sistemazione interna del Banco Ambrosiano di via Clerici 2 (1906); la casa Apostolo di via Tasso 10-12 (1906-08) ; la casa Donzelli di via Revere 7 (1907-09 );la sede del Credito Varesino in via Porrone 6 (1908) ; alle quali va aggiunta la villa Magnani a Induno Olona (1903-05). Progetta inoltre una serie di edicole funebri al cimitero Monumentale di Milano, tra cui ricordiamo le tombe Beaux e Pinardi (entrambe dei 1904).
Nonostante questa fitta sequenza di opere, il successo dovrà arridergli solo quando vincerà il concorso per la Stazione Centrale di Milano, bandito nel 1906, ma espletato solo nel 1911-12, e quello per il cimitero di Monza, bandito per la seconda volta in due ordini di grado fra il 1912 e il 1914. Entrambi i progetti furono poi realizzatI fra il 1925 e il 1931.
Nel medesimo periodo, esattamente nel 1915, partecipa al concorso per la nuova sede della Cassa di Risparmio in piazza delle Erbe a Verona. Per la stessa Cassa di Risparmio realizzerà poi le sedi di Brescia, Lecco, Pavia, Gavirate, Gallarate e Legnano. Nell'anno accademico 1913-14 sostituita O. Nioretti, impegnato a Montevideo, nell'insegnamento alla Scuola di Architettura del Politecnico.
In seguito a recenti studi critici sono state attribuite a Stacchini altre due importanti opere milanesi: la casa di via Cavallotti 5 (1914, demolita) e quella di via S. Michele del Carso 24 (presumibilmente del medesimo periodo).
Nel dopoguerra partecipa ad alcuni importanti concorsi, ma la sua attività professionale si riduce sensibilmente, anche se mantiene l'incarico di insegnamento al Politecnico di Milano.