Ernesto Tatafiore Quotazioni, valore e valutazione opere

Tatafiore Ernesto (Marigliano, 1943) Ernesto Tatafiore cominciò ad appassionarsi di arte grazie all’attività artistica dello zio Guido. Si laureò in medicina ma continuò a coltivare la sua passione per la pittura. Leggi la biografia completa

Tatafiore Ernesto (Marigliano, 1943)

Ernesto Tatafiore cominciò ad appassionarsi di arte grazie all’attività artistica dello zio Guido. Si laureò in medicina ma continuò a coltivare la sua passione per la pittura. Importante fu l’incontro con la Galleria di Lucio Amelio, in occasione della quale Achille Bonito Oliva lo definì un “neo-illuministico”, per la sua tendenza a creare un legame tra arte e storia. I suoi dipinti sono caratterizzati dalla presenza di eroi come Robespierre, Mozart, Maradona, Danton, Masaniello, la Virtù o di eventi storici o avvenimenti dell’umanità, liberati da quell’idea del racconto logico-consequenziale.  La figura di Robespierre per esempio viene rappresentata in modo non convenzionale, usando tecniche artistiche tradizionali. La tecnica rappresentativa di Tatafiore prevede l’utilizzo di tratti molto veloci e leggeri con l’obiettivo di rappresentare scene che arrivino dalla realtà immediatamente percepita, senza mediazioni. I soggetti dei suoi dipinti sono spesso legati a paradossi e al concetto dell’assurdo. Ottenne nel 1964 un Premio da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1966 partecipò alla Quadriennale di arte romana. Partecipò a numerose mostre presso il Kunstmuseum di Lucerna e al Museum moderner Kunst Ludwig di Vienna.