Biografia di Piero Tredici
Piero Tredici (1928 - 2011) nasce a Sesto Fiorentino (Firenze) nel 1928. Pittore, disegnatore, incisore; inizia a dipingere nei tardi anni Cinquanta. Frequenta, dal 1940 al 1943, la scuola di scultura dell’Istituto d’Arte di Porta Romana di Firenze come allievo del Maestro Bruno Innocenti, in quanto affascinato dalle sculture marmoree di quegli artigiani che, depositari di una tecnica quasi millenaria, sbozzavano con maestria e abilità non comuni le lapidi e le statuette per il locale cimitero comunale di Sesto Fiorentino. La prima personale viene ordinata nel 1960 alla Galleria Nuova Corrente di Firenze e nel 1967 approda a Milano, con una personale alla Galleria L'Agrifoglio. Nei decenni successivi, tiene mostre in tutta Italia, in gallerie private e spazi pubblici: si ricorda l'importante antologica che il Comune di Sesto Fiorentino gli dedica tra 1989 e 1990. Dal 1960 al 1965 i suoi dipinti hanno per soggetto soprattutto le periferie urbane o gli estremi limiti della campagna; il tema favorito diventa poi il rapporto uomo-macchina. Affronta quindi la serie dei “mirini”, per proseguire con altri filoni di figurazione: i delitti occultati, le violenze nascoste. Negli anni Ottanta s'interessa allo studio di Virgilio e all'interpretazione delle Georgiche, di cui rappresenta sempre gli aspetti più drammatici e tragici. Nella serie dei Prodigi e nelle realizzazioni più recenti, ispirate dalla Passione di Cristo, domina un intenso senso di morte.