Emilio Vedova (Venezia 1919) Fu artista autodidatta. Nel 1942 aderì al movimento antifascista italiano "Corrente". Leggi la biografia completa
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Emilio Vedova (Venezia 1919) Fu artista autodidatta. Nel 1942 aderì al movimento antifascista italiano "Corrente". Nel 1946 scrive con altri artisti il manifesto "Oltre Guernica". Nello stesso anno gli artisti fondarono "Fronte Nuovo delle Arti", un gruppo di giovani artisti italiani che volevano rinnovare completamente l'arte italiana in un comune contesto antifascista. Da un lato tende all'astrattismo, dall'altro al realismo. L'artista ha scelto l'astrazione. Dopo un periodo in cui prevalgono le forme geometriche, Vedova la supera tra il 1950 e il 1953, prediligendo una forma gestuale informale e appassionata. L'artista lavora spesso in cicli e nella seconda metà degli anni '50 ha cercato di spingere i limiti della pittura attraverso varie sperimentazioni, aprendo le porte ai nuovi media. All'inizio degli anni Sessanta Emilio Verdovar abbandona la forma squadrata dei suoi dipinti e nascono i cosiddetti "quadri plurali". Si tratta di telai pieghevoli, realizzati con assi di legno con cardini in ferro, realizzati con diverse tecniche e completamente verniciati. Vedova soggiornò a Berlino dal 1964 al 1965 nell'ambito del programma "Artist-in-Residence". Ha partecipato a Documenta nel 1955, 1959 e 1982. Nel 1960 l'opera dell'artista viene esposta in uno spazio a lui dedicato alla Biennale di Venezia. È stato insignito del Gran Premio della Biennale. Nel 1984 il Museo Correll di Venezia espone 280 opere in una retrospettiva completa. Nel 1986 si tiene un'altra mostra presso la "Bayerische Staatsgemäldesammlungen" (Collezione statale bavarese) di Monaco. Emilio Vedova è considerato uno dei massimi esponenti della pittura informale italiana degli anni Cinquanta e Sessanta.