328: EAST AND SOUTH: ASIAN, ISLAMIC, INDIAN AND ETHNOGRAPHIC ART (online)
Lotto 381
Frammento di scultura raffigurante uno spirito femminile semi divino danzante. La figura è adorna di lussuosa gioielleria, nella sua mano sinistra regge uno strumento musicale tondeggiante, forse un cembalo o un tamburo, mentre la destra raggiunge la testa durante la danza. Dal IX secolo Apsaras simili a questa diventano soggetti comunemente rappresentati nelle fasce intermedie della decorazione esterna di templi e santuari dell'India Settentrionale e Centrale. Raffigurazioni della figura umana fanno parte della decorazione architettonica indiana dal I secolo d.C.. Sotto il dominio dell'impero Gupta l'arte scultorea raggiunge una propria autonomia e dignità artistica, nonchè uno stile distintivo che si diffonde con un certo grado di unifomità su un vasto territorio del subcontinente. Dopo la caduta dell'impero Gupta (VI secolo) cominciano ad emergere gli stili regionali che raggiungono nell'undicesimo secolo, differenze apprezzabili tali da permettere di definirne l'origine. La scultura in esame è caratterizzata dalle rotondità di fianchi e petto, dai deliziosi dettagli della gioielleria, dalla pienezza del viso e dalla serenità dello sguardo. Per un esemplare comparativo si veda Vishakha N.Desai, Mason Darielle, Gods, Guardians, and Lovers. Temple Sculptures from North India A.D. 700-1200, cat. 12, pp. 158-159. Provenienza: Antica Collezione Privata romana, verbalmente riferito che il lotto sia stato acquistato sul mercato antiquario europeo nei primi anni '50.
Misure: 69.00 x 31.50 x 20.00 cm
Base d'asta: € 2.800,00
Stima: € 5.000,00 - 7.000,00
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