Firma illeggibile in basso a sinistra.

La prima raffigura la veduta dalla balconata di uno scorcio del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, caratterizzata dal mirabile soffitto a lacunari che raffigurano una serie di pitture esaltanti le opere di Cosimo I de’ Medici, incorniciate da elaborati decori intagliati dorati e profilati in blu oltremare, realizzato tra il 1563 ed il 1565.
La scena è animata da tre figure maschili appoggiate al balcone, in contemplazione della Sala, delle quali una sembra indicarne la grandiosità.
In basso a sinistra è presente un’iscrizione dell’autore, non perfettamente leggibile: “Studio fatto da Magorum Meretrice/ S[?] 1787 [?]”, probabilmente un nom de plume con intento di divertissement intellettuale.
La seconda opera ritrae l'interno di una sala di rappresentanza di passaggio posta al piano nobile di Palazzo Medici- Riccardi, a Firenze, una delle mete privilegiate dai turisti dell’epoca che ne ammiravano sia l’architettura paradigmatica tardo quattrocentesca che le opere d’arte conservate al suo interno, in particolare il Salone affrescato da Luca Giordano.
La stanza viene raffigurata deserta, dai toni dell’ocra, impreziosita da pannelli di boiserie, sovraporte intagliate e dorate sormontate da quadri entro cornici ovali, divanetti a parete, un paravento dipinto o rivestito di tessuto damascato sulla parte destra, illuminata dalla luce naturale che filtra dall’ampia finestra sulla sinistra.