Asta 432 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Tradizionale
Lotto 104
Si ringrazia il Dott. Nicola Spinosa per aver confermato l'attribuzione dell'opera su base fotografica.
Opera accompagnata da parere scritto a cura di Federico Zeri, 22 gennaio 1954.
Per confronto si veda un'opera simile dello stesso artista: Fototeca Zeri, inv. 123497, busta 589, scheda 63795.
Francesco De Mura (1696-1782) pittore napoletano tra i più importanti del Settecento, considerato esponente di rilievo del Rococò, dopo una breve frequentazione della bottega di Domenico Viola, divenne allievo di Francesco Solimena. Nei dipinti giovanili, risalenti agli anni 1720-30, è evidente l’influenza del maestro, da cui riprende i toni scuri, le figure monumentali e il pathos.
Dopo un breve soggiorno torinese tornò a Napoli dove personalizzò il suo stile ed entrò in contatto con la corte spagnola. A Torino entra in contatto con il clima internazionale e di gusto francese che influenzerà i suoi lavori dopo il ritorno in territorio partenopeo, mescolando istanze classiciste a un gusto Rococò moderato in linea con le scelte di riformismo illuminato della corte spagnola. Abbandona il cromatismo del Solimena per una tavolozza più delicata ed elegante, rifacendosi al clima arcadico che lo porta a una ricerca più intima e sentimentale, privo di drammaticità, fonde la bellezza e lo splendore del Barocco con le linee pulite e le proporzioni equilibrate, dando quel senso di grazia e luminosità tipico dei lavori della maturità.
L’opera qui presentata è una variante sicuramente autografa che riprende lo stesso soggetto e lo stesso impianto iconografico di un dipinto facente parte di un pendant, insieme ad Aurora e Titone. La coppia apparteneva alla collezione del marchese Targiani di Napoli fino al 1811 per poi entrare a far parte della corte napoletana di Gioacchino Murat, che divenne dal 1816 Real Museo Borbonico e dal 1860 Museo Nazionale di Napoli. Aurora e Titone fu spostato nel 1957 presso la Reggia di Capodimonte, mentre Diana ed Endimione presso il Museo della Certosa di San Martino (versione presente nel catalogo della Fototeca Zeri).
La coppia di dipinti replicava i due modelli di affreschi che decoravano le volte della camera da letto del re nel Palazzo Reale di Napoli e che furono distrutti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Entrambi i soggetti vennero replicati più volte da De Mura su richiesta di numerosi committenti. Il dipinto qui proposto si può collocare cronologicamente in prossimità degli affreschi per Palazzo Reale del 1762.
Base d'asta: € 8.000,00
Stima: € 15.000,00 - 30.000,00
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