Asta 432 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Tradizionale
Lotto 103
Si ringrazia Enrico Lucchese per aver indicato Antonio Arrigoni come autore della presente opera.
Pittore riscoperto dalla critica con gli studi di Giorgio Fossaluzza (Antonio Arrigoni “pittore in istoria”, tra Molinari, Ricci, Balestra, Pittoni, in “Saggi e Memorie di Storia dell’Arte”, 21, 1997), fu attivo a Venezia tra Sei e Settecento. In base alle fonti storiografiche del primo Settecento si può fissare la data di nascita al 1664, ma non si conosce il luogo. Sempre in base alle documentazioni sappiamo che fu allievo di Antonio Zanchi e iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani dal 1712. Spesso le sue opere sono state attribuite erroneamente ad altri artisti maggiori per fama tra cui Sebastiano Ricci, Antonio Balestra e Gregorio Lazzarini. Stabilì dei legami significativi con Antonio Molinari e Giambattista Pittoni, di cui eseguì reinterpretazioni di alcune dipinti. Oltre ad alcune opere ritenuti minori, quelle di maggior successo riguardano il genere storico, come il “Mosè che calpesta la corona del Faraone” conservato all’Ermitage o “l’Adamo ed Eva” del Ball State University Art Museum.
Prendendo spunto inizialmente da Zanchi per i toni tenebrosi, va discostandosi per abbracciare le istanze accademiche, ricercando effetti materici che diano particolare luminosità, le sue opere sono intrise di grande eleganza formale e molto equilibrate nella composizione. Il dipinto qui presentato riprende l’impianto compositivo e le assonanze fisiognomiche con “Erminia” (pubblicata in Enrico Lucchese, Sebastiano Ricci e dintorni, in Studi di Storia dell'Arte estratto n.21/2010, Todi 2011, ediart, p. 216 fig. 11) dipinto dai forti riferimenti ricceschi, attribuito precedentemente a scuola bolognese.
Bibliografia di riferimento:
G. Fossaluzza, Antonio Arrigoni “pittore in istoria”, tra Molinari, Ricci, Balestra, Pittoni, in “Saggi e Memorie di Storia dell’Arte”, 21, 1997, pp. 159-216;
Enrico Lucchese, Sebastiano Ricci e dintorni, in Studi di Storia dell'Arte estratto n.21/2010, Todi 2011, ediart, p. 216 fig. 11.
Base d'asta: € 4.000,00
Stima: € 8.000,00 - 10.000,00
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