Asta 398 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Virtuale
Lotto 271
Difetti
L'icona in esame è bell'esempio di raffigurazione canonica della nascita del Signore, con non pochi aspetti originali. In un paesaggio con montagne sullo sfondo sono rappresentati gli angeli, i pastori, la scena del bagno del Bambino e la figura del padre putativo Giuseppe. In una mangiatoia, a forma di sarcofago, troviamo Gesù: la forma di sarcofago fa parte del simbolismo secondo il quale il sacrificio di Cristo è già preraffigurato sin dalla nascita.
La Vergine è sdraiata in una mandorla rossa e rivolta verso i pastori; la rappresentazione del bue e del cavallo (l'asino essendo sconosciuto in Russia) è conforme alla tradizione.
Le altre scene rappresentano il vecchio pastore che conversa con "tentatore" che vuole insinuare in Giuseppe il dubbio che questa nascita sia realmente opera divina.
A destra il bagno del neonato che, secondo alcune interpretazioni, è fatto da Eva, la prima donna.
Al centro dell'icona in alto lo Spirito Santo irradia i suoi divini raggi sulla grotta del miracolo: grotta nera (il colore nero appare raramente nell'iconografia) simbolo del mistero divino e dell'abisso del male in cui l'umanità è caduta e in cui Cristo discenderà per salvarla.
Icona notevole per la ricchezza compositiva, i dettagli narrativi, l'eleganza delle figure e la complessa ed armoniosa gamma cromatica che, pur valendosi di accessi rossi, si smorza armoniosamente nell'insieme di una gradevole e delicata tavolozza.
Buono lo stato di conservazione e perfettamente leggibile in ogni suo particolare.
Base d'asta: € 10,00
Stima: € 300,00 - 500,00
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