201 ARTE ANTICA E DELL'OTTOCENTO (TRADIZIONALE)
Lotto 200
Firmato e datato 1875 in basso a destra. Per un puntuale raffronto si rimanda a una tela di soggetto analogo conservato presso i musei civici di Brescia e pubblicato in Angelo Inganni, catalogo della mostra, Gussago 1975, fig. 58, pagina 154. L'autore fu conosciuto e richiesto ai suoi tempi per i suoi dipinti di genere, rappresentanti personaggi umili e scene di vita popolare, insieme al fratello Francesco detto "l'Inganni bestial" per questa specializzazione. Questo repertorio di temi, che prevalse negli ultimi anni dell'attività pittorica, si era affermato lentamente durante la sua carriera artistica a Milano. Uno dei soggetti più rappresentati, lo "Spazzacamino" raffigurato per la prima volta nel 1843, dimostra l'influenza che su di lui ebbe Giuseppe Molteni, che aveva fatto di questo tema un cavallo di battaglia della sua poetica. Oltre all'influenza del Molteni, l'artista percepì influssi anche dalla pittura di Ignazio Manzoni, pittore di genere astigiano attivo tra Roma e Londra, e di Michelangelo Pittatore. Con quest'ultimo ebbe in comune il dipingere figure investite da una particolare luce provocata da una lampada o da un tizzone ardente. Questo tipo di pittura si ispira alla tradizione fiamminga secentesca che si diffuse in tutta l'Europa Biedermeier. Lo stile dell'Inganni pittore di scene di genere fu apprezzato da Delecluze e da Theophile Gautier all'Exposition Universelle di Parigi del 1855.
Tecnica: Olio su tela
Misure: 92.00 x 71.00 cm
Base d'asta: € 10.000,00
Stima: € 30.000,00 - 40.000,00
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