Firmato e datato 1910 in basso a destra.

Capolavoro della breve carriera di Maurice Berthon, morto all'età di 25 anni per una ferita riportata negli scontri iniziali della I Guerra Mondiale, l'"Autunno" coniuga lo studio del nudo e le dimensioni tipiche dell'Accademia con la sensibilità e l'atmosfera sospesa dell'ultimo Simbolismo: in una foresta autunnale sono raffigurate alcune figure nude come allegoria dell'infanzia, della maternità, della giovinezza e dell'amore, un ideale mondo arcadico lontano dagli stravolgimenti della Storia. Il dipinto, di cui alcuni disegni preparatori sono conservati al Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la ville de Paris (inv. PPD1272/PPD1273/PPD1274), fu esposto con successo al Salon de Paris del 1914 insieme a "Femme endormie", oltre che all'Esposizione retrospettiva di Berthon del 1919. Furono proprio i tragici avvenimenti dell'estate del 1914 a mettere bruscamente fine al vagheggiamento di un'età dell'oro che, partendo dal mito antico potesse contaminare la contemporaneità: il mondo del sogno e quello, progredito in parallelo, della fiducia nella scienza e nel progresso, si scontrarono con la realtà di una guerra iniziata quasi per capriccio e che si rivelerà una delle più sanguinose e disumane della storia, ponendo fine, oltre che alla vita del giovane Berthon, a quella delle speranze di un'intera generazione all'alba di quello che sarà definito il "Secolo breve".